Rimboschimento di latifoglie

Si tratta di boschi derivanti da rimboschimenti di latifoglie (specie a foglia larga) eseguiti negli anni da Enti Pubblici. Tra le specie utilizzate si trovano specie autoctone come il castagno (Castanea sativa L.) e l’ontano napoletano (Alnus cordata Loisel. Desf.), oltre a specie non autoctone. Soltanto dagli anni Novanta, sulla spinta delle direttive dell’Unione Europea, i rimboschimenti sono stati effettuati utilizzando soltanto specie autoctone.

Castagno

Nome botanico: Castanea sativa L.
Famiglia: Fagaceae
Nome inglese: Chestnut

Il nome deriva da kastanis “città del Ponto”, regione della Turchia sul mar Nero.

Il castagno è una pianta della fascia mediterranea che cresce fra i 200 e gli 800 metri s.l.m., apprezzata e conosciuta fin dall’antichità. Il castagno è molto longevo e di grandi dimensioni e può raggiungere i 25/30 metri di altezza e i 6/8 metri di diametro. Il fusto è eretto e robusto, ramificato con una chioma ampia ed espansa. Le foglie sono caduche e alterne di forma ellittico-lanceolata, dentate. L’impollinazione è entomofila (avviene tramite insetti) e i fiori sono molto visitati dalle api. Il frutto è un achenio (castagna) dalla buccia marrone lucido che racchiude la polpa chiara, commestibile dopo la cottura, ricoperta da una pellicola rosso-bruna. Le castagne, in numero da 1 a 3, sono racchiuse in un riccio spinoso che si apre e lascia cadere i frutti quando arrivano a maturità, durante il periodo autunnale. Il castagno viene utilizzato come pianta da frutto per le castagne o come pianta forestale per il legno.

Ontano napoletano

Nome botanico: Alnus cordata Loisel. Desf.
Famiglia: Betulaceae
Nome inglese: Italian Alder

Il nome generico potrebbe derivare dalla radice celtica al lan “presso l’acqua”; il nome specifico che deriva dal latino cor-cordis “cuore” allude alle foglie a base cuoriforme.

L’ontano napoletano è un albero che cresce fino ai 1500 metri s.l.m. ma si trova più facilmente tra i 200 e 700 metri di altitudine. Può raggiungere i 15 metri di altezza con chioma non molto espansa. Presenta un tronco diritto con corteccia grigia e fessurata. Le foglie sono alterne, picciolate, con apice acuminato e margine dentato e ricordano la forma di un cuore. I fiori maschili sono disposti in una spiga pendula (amenti), quelli femminili sono riuniti in pigne compatte. Il frutto è una piccola pigna ovoidale verde-brunastra. Le formazioni di ontano napoletano sono in gran parte monospecifiche e la presenza di altre specie arboree è solo sporadica. Forma boschi ripariali.

Gli apparati radicali ospitano batteri azotofissatori simbionti, per cui la pianta fertilizza naturalmente il suolo. Inoltre, sopporta bene la carenza idrica. L’ontano napoletano predilige suoli freschi ed umidi ma la sua relativa resistenza all’aridità del suolo gli permette di vivere su terreni di natura diversissima, purché decarbonati, colonizzando anche versanti assolati ed acclivi.

ori solo maschili o solo femminili

*Drupa: frutto carnoso che quando matura non si apre