Il Sito di Interesse Comunitario “Monte Sacro e dintorni” si estende per 9.633,73 ettari e presenta una variazione altimetrica che va dai 450 metri s.l.m. ai 1705, rientrando nella tipologia dei siti montano‐collinari. Ne fanno parte, sia pure parzialmente, i comuni di Novi Velia, Cannalonga, Rofrano, Montano Antilia, Laurito, Laurino, Campora, Cuccaro Vetere, Futani, Ceraso, Moio della Civitella, Vallo della Lucania.
Il SIC si sviluppa intorno al Monte Sacro chiamato anche Gelbison (parola araba che significa montagna dell'idolo) che, con i suoi 1.705 metri di altezza, è il quarto monte più alto del Cilento.
Sulla vetta si trova il santuario della Madonna del Sacro Monte di Novi Velia, edificio a tre navate divise da colonne in pietra, nei pressi del quale si erge una moderna croce in ferro, di grandissime dimensioni, visibile anche da molto lontano.
Il sito religioso, meta di pellegrinaggi fin dall’antichità, costituisce un punto di osservazione straordinario su gran parte dell’Italia meridionale. Guardando verso sud, infatti, si può osservare tutta la Calabria tirrenica fino alla Sicilia e alle isole Eolie, mentre verso nord sono visibili la Costiera Amalfitana e il Vesuvio.
Gli habitat vegetazionali che ricoprono completamente il SIC sono le foreste caducifoglie mediterranee delle faggete degli Appennini, i boschi cedui di castagno, i boschi a dominanza di leccio e quelli di carpino nero e ontano napoletano.
Sono presenti specie faunistiche legate ad ambienti aperti (calandro, averla piccola, nibbio bruno, nibbio reale), specie legate ad ambienti boschivi (picchio nero, ferro di cavallo maggiore, cerambice della quercia) e specie rupicole (gracchio corallino, falco pellegrino); è stata rilevata, inoltre, la presenza del serpente cervone e quella del lupo (Canis lupus).