Storia
Paese di origine medievale, aggregatosi forse intorno a nuclei monastici italo-greci e benedettini nella valle, occupò poi, in età incerta, rupe di S. Nicola a comando delle gole del fiume Calore. Notizie più sicure si hanno solo in epoca angioina, quando Carlo I concesse il feudo a Giovanni di S. Lupo e poi ad Adamo Mourier, che presto lo rivendette; successivamente il borgo fu accorpato ai vasti possedimenti dei Carafa e dei Sanseverino. Scarsi gli avvenimenti storici che segnarono la vita del borgo, frammisti a sapide leggende di assedi e di vita medievale; nei secoli il territorio è stato ricordato per vastità, qualità di produzioni agricole e pascoli.
Museo della civiltà contadina
Il museo della civiltà contadina e artigiana, in via Pomerio, occupa due livelli di una antica casa nel centro storico. Oltre l’utensileria agricola consueta, vi sono raccolti gli attrezzi dei vecchi mestieri artigiani indispensabili per la vita di ogni borgo rurale. Garbata è la ricostruzione di una casa ottocentesca al piano superiore: l’atmosfera ricreata trasmette le suggestioni della vita familiare di un tempo, operosa e silente.
Il museo è visitabile su prenotazione (0828/945649 - 0828/945255).