Storia
Scario (frazione di San Giovanni a Piro) è uno dei borghi marinari più belli e meglio conservati della costa cilentana ed ha avuto nel corso dei secoli, molto probabilmente fin dall’antichità, un ruolo importante come scalo marittimo. Il toponimo Scario è verosimilmente da ricondurre al termine greco escharion, che indica un piccolo cantiere navale, ed è documentato anche in Sicilia (Punta Scario nell’isola di Salina, Eolie; Punta Scario nell’Isola Grande, Marsala). Il suo porto, invece, era noto ancora nel XIX secolo con il nome “orecchio di porco”.
Le notizie storiche su Scario sono piuttosto esigue. Nel corso del XVI secolo subì a più riprese gli attacchi dei pirati turchi che interessarono il Golfo di Policastro, in particolare quelli del 1533 e del 1552, successivamente ai quali fu potenziato il sistema di difesa costiera con la costruzione di torri: quella del Garagliano a nord e quella dell’Olivo a sud.
Il ripopolamento si ebbe a partire dagli inizi del XVIII secolo ad opera del conte Carafa di Policastro e degli abitati di S. Giovanni a Piro: in precedenza a Scario vi era solo una taverna, poche case ed una piccola cappella.